Un consiglio vale più di mille parole

LE PROPORZIONI DELL’ABITO

Queste sono le regole dell’Uomo Made in Italy

  • Le spalle della giacca devono essere in proporzione con la testa. Se le spalle sono troppo larghe, la testa apparirà piccola e viceversa.
  • Una volta disteso il braccio, la giacca deve finire all’altezza del pollice, più precisamente la misura dal sottocollo al fondogiacca deve essere uguale alla misura dal fondogiacca a terra.
  • I pantaloni non devono fasciare la pancia, ma devono cadere a piombo dalla vita in giù.
  • La giusta lunghezza della giacca si calcola dividendo in due la figura dal collo ai piedi.
  • La manica deve finire a 10 cm dal pollice.
  • Il pantalone arriva al tacco (quello modaiolo mostra la scarpa)
  • Il 60% dei clienti vuole una pence.
  • Senza piega, il pantalone chiede il risvolto.
  • Solo il 10% indossa la giacca senza spacchi.
  • Con uno spacco unico ci vogliono “assolutamente” i tre bottoni frontali.
  • Con due spacchi è obbligatoria la pattina sulle tasche.

curiosita-01

"Se possibile, fate riposare il vostro abito all’aria aperta: fa bene alle fibre del tessuto e cancella le stropicciature."

ARMANDO SONCINI

CURIOSITÁ

Leggi il dettaglio di alcune curiosità che ti proponiamo, riguardanti abiti e camicie sartoriali:

Significato di SUPER

Il Super evidenziato in un tessuto dichiara che lo stesso è in pura lana vergine. Il numero che segue “Super”, ad esempio 180, indica la finezza della lana secondo il tradizionale sistema dei lanieri inglesi. Più alto è il numero, più fine è la lana utilizzata. La classificazione è stata recentemente codificata dal Superfine Wool Council e il CCMI (Cashmere and Camel hair Manufacturer Institute) ne garantisce il rispetto e il giusto utilizzo.

Super 120’S
Tessuto da indossare nelle quattro stagioni. Ideale per l’uomo che vive in ufficio quotidianamente con particolare attenzione al gusto e alla raffinatezza.
Super 150’S
Tessuto che al tatto risulta compatto come l’ordito e la trama che lo compongono, setoso e dall’aspetto brillante, caratteristiche che rivelano le esigenze dell’uomo di classe.
Super 160’S
Abito invernale, costruito in 4 filati ritorti, perfetto anello di congiunzione tra il gusto inglese e lo stile italiano.
Super 180’S
Più fine del Cashmere. Filato per giacche cardato, in pura lana vergine, ideale per un uso sportivo da abbinare al pantalone umito in flanella cardata o con pantalone in cotone invernale.
Super 180’S
Tessuto per abiti leggerissimo di 230 gr al metro, dalla mano impalpabile per l’eleganza che non passa inosservata.
Super 210’S
Il massimo del Lusso è avere anche il tessuto su misura, l’oggetto dei desideri, tutto da personalizzare, perchè lo stile è pur sempre una questione di gusti, indiscutibili e diversi da uomo a uomo.
Un gioco di cromie e di motivi da comporre, per poter indossare un abito concesso a pochi, esclusivo.
È possibile personalizzare anche la cimossa del tessuto con il nome del cliente, quello del sarto e quello del lanificio Fintes.

Lezioni di Bon Ton: Smoking, Frac o Tight?

Dai “gentlemen“ che hanno fatto storia, i consigli su quali abiti indossare nelle diverse circostanze.

curiosita-domande-02Smoking: incredibilmente elegante, consigliato per occasioni che si svolgono dopo le 18.00! Composto di giacca nera monopetto con bottone unico senza spacchi o tasche sportive, revers in seta, manica con quattro bottoni ricoperti anch’essi di seta; pantaloni neri a tubo; camicia bianca a maniche lunghe con polsini voltati verso l’esterno e chiusi con dei bellissimi gemelli; panciotto molto scollato a tal punto che la parte superiore non si noterà e lascerà visibile la camicia; in alternativa al panciotto indossare una fusciacca (fascia plissettata); calze nere di seta lunghe fino al ginocchio; scarpe nere Oxford in cuoio e lisce; immancabile e super fashion il papillon nero di seta oppure di raso. Curiosità: il termine “smoking” deriva da smoking jacket, cioè “giacca da fumo”, perchè un tempo veniva indossato dagli uomini nelle stanze adibite ai fumatori.

 

curiosita-domande-03Frac: ideale in occasioni importanti…un premio Nobel o cene di Stato! Composto da giacca nera a doppio petto, con risvolti di seta e code di rondine, corta e aderente in vita, non ha bisogno di essere abbottonata; pantaloni neri; panciotto di piqué bianco; camicia bianca, ai polsi ovviamente dei gemelli; papillon bianco (non nero come per lo smoking); scarpe nere modello Oxford lisce; calze nere di seta lunghe fino al ginocchio; per osare ancor di più con gli accessori ricorrete ad una sciarpa bianca di seta o cashmere, dei guanti bianchi, un orologio da taschino, cappello a cilindro nero e infine fazzoletto di seta bianco. Curiosità: pensate che il Frac un tempo era utilizzato nelle campagne!

 

curiosita-domande-04Tight: ideale per le occasioni diurne, soprattutto in caso di nozze e qualora la sposa indossi l’abito bianco con velo lungo; inoltre, secondo la tradizione se lo sposo lo indossa, stessa cosa dovranno fare i parenti maschi più intimi. Giacca nera o grigio antracite con un solo bottone, corta davanti, sagomata e con due code lunghe arrotondate che arrivano fino al polpaccio; pantaloni grigi, senza risvolto e passanti, perchè la cintura non andrà indossata; bretelle in raso grigio; panciotto grigio; camicia bianca; cravatta a “plastron” fermata da una spilla o perla; calze nere o grigie, anche in questo caso lunghe fino al ginocchio; scarpe Oxford nere lisce.

Manutenzione

Ogni abito, specialmente se nuovo, va portato con particolare riguardo. Ha bisogno di riposare periodicamente, perciò è necessario alternarlo con altri capi. Non dovrebbe essere indossato per più di 3/4 giorni consecutivi e, se è leggero per non più di un paio di giorni. La lana è una fibra viva che si “stanca” con l’uso: il riposo è il miglior rimedio contro le pieghe. La sera, quando togliete l’abito, ricordatevi di appoggiare la giacca, ben distesa, su una gruccia che non la deformi; i pantaloni dovrebbero essere invece appesi dal fondo, con ganci a pinza. Se possibile, fate riposare il vostro abito all’aria aperta: fa bene alle fibre del tessuto e cancella le stropicciature. Prima di riporre un abito non dimenticate di lasciarlo all’aperto almeno un giorno e, nello spazzolarlo, assecondate quando c’è, il verso del pelo. I capi destinati a restare a lungo negli armadi per la rotazione stagionale, si mantengono meglio nei sacchi di custodia.

Stiratura

È un operazione delicata, da eseguire con particolare cura, tenendo presente che il ferro da stiro, anche se a vapore, non dovrebbe mai essere a contatto diretto con il tessuto. Una tela pulita e inumidita, andrebbe posta tra il ferro e la stoffa; nello stirare, poi, è necessario agire a fondo, pazientemente, fino a quando non risultino ben asciutti, tela e abito. Non conviene accanirsi contro le pieghe più resistenti, meglio ripassare una seconda volta.Per ogni tipo di tessuto esistono una temperatura ed una tecnica diversa. ecco come bisognerebbe regolarsi: Tessuti rasati e follati per abiti: portare il ferro a temperatura media, tenere il panno ben inumidito, agire con pressione energica e prolungata soprattutto sui pantaloni. Tessuti leggeri in lana: ferro a temperatura media, panno moderatamente bagnato, stiratura prolungata con poca pressione. Tessuti estivi: ferro non troppo caldo, panno appena umido, pressione forte, stirature prolungata. È bene non indossare l’abito appena stirato, meglio lasciarlo riposare almeno un giorno. Non usare mai il ferro da stiro per asciugare il tessuto bagnato dalla pioggia o da qualsiasi spruzzo d’acqua. Mettere uno spessore in tessuto sotto i risvolti o le patte durante la stiratura, servirà ad impedire che colpi di ferro, lascino l’impronta della stiratura.

Smacchiatura

Quando un abito è macchiato o sporco, la migliore soluzione è quella di ricorrere ad una ditta specializzata nel lavaggio a secco e nella stiratura. Esistono tuttavia alcuni efficaci accorgimenti per eliminare le macchie. Erba: sfregare con una spazzola inumidita nel latte crudo o nell’alcool puro, poi lavare con acqua e sapone. Inchiostro: usare i prodotti adatti che sono in commercio, si può anche diluire la macchia con alcool, avendo cura di porre sotto il tessuto una carta che assorba. Liquore: acqua tiepida, leggermente saponosa. Sangue: lavare con acqua tiepida. Vino, Caffè, Frutta: se la macchia è ancora fresca e umida, ricoprila di talco, lasciare assorbire ed asciugare, infine spazzolare. Se la macchia è già asciutta, usare acqua tiepida con sapone e ammoniaca. Quando si compiono queste operazioni è necessario lasciare che l’abito asciughi naturalmente, non usare mai il ferro da stiro o altre fonti di calore per accellerare l’asciugatura.

Cura della camicia bianca

Lavare la camicia preferibilmente a mano, oppure in lavatrice con ciclo delicato e in acqua fredda. Non strizzarla, stenderla all’ombra (il sole ingiallisce il bianco) possibilmente su una gruccia con i primi due bottoni allacciati in modo che non si sformi.
Stiratura perfetta: dopo che si è asciugata, riporla in una busta chiusa e metterla in frigorifero. Lasciarla per tutta la notte e tirarla fuori solo poco prima di stirarla, così l’operazione è più facile e si evitano prodotti chimici.

Sbiancare una camicia ingrigita

Cospargere di sapone di Marsiglia e immergere la camicia in una bacinella con acqua calda. Posizionare al sole per un’ora e mezza. Il sapone combinato con l’effetto del sole agirà da sbiancante naturale.

generale-domande